Il cannabidiolo modula le vie neuroinfiammatorie e correlate agli estrogeni in modo specifico per il sesso in un modello di depressione da stress cronico
Astratto
Le prove indicano un legame bidirezionale tra i sintomi depressivi e la neuroinfiammazione. Questo studio ha valutato gli effetti del trattamento cronico con cannabidiolo (CBD) in ratti maschi e femmine sottoposti al modello di depressione imprevedibile di stress cronico lieve (UCMS). Abbiamo analizzato l'espressione genica correlata alla neuroinfiammazione, alla segnalazione dei cannabinoidi, ai recettori degli estrogeni e a specifici microRNA nella corteccia prefrontale ventromediale (vmPFC), nel CA1 e nel subiculum ventrale (VS). L'UCMS ha influenzato l'immobilità in modo specifico per il sesso, aumentandola nei maschi e diminuendola nelle femmine, effetti che sono stati invertiti dal CBD. Il CBD ha anche normalizzato la sovraregolazione indotta dall'UCMS del fattore di necrosi tumorale α (TNF-α) nel CA1 e nel VS nei maschi. In entrambi i sessi, l'UCMS ha indotto l'upregolazione del gene della subunità 1 del fattore nucleare kappa B (NF-κB1) nel VS, che non era influenzato dal CBD. Inoltre, il CBD ha invertito la sottoregolazione del CB1 nel VS dei maschi, ma non nella vmPFC di entrambi i sessi. Nei maschi, il CBD ha ripristinato la sottoregolazione indotta dall'UCMS dei geni del recettore degli estrogeni VS ERα e ERβ. L'UCMS ha anche alterato l'espressione del miR-146a-5p, sottoregolandola nelle femmine (VS) e sovraregolandola nei maschi (CA1), senza alcun effetto sul CBD. Questi risultati evidenziano i meccanismi sesso-specifici dell'effetto antidepressivo del CBD, con le vie neuroinfiammatorie ed estrogeniche dell'ippocampo che svolgono un ruolo chiave nei maschi.
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