Potenziale terapeutico della polifarmacologia del cannabidiolo nei disturbi neuropsichiatrici
Astratto
Il cannabidiolo (CBD), il principale composto non inebriante della cannabis, è attualmente approvato per il trattamento di convulsioni rare e resistenti al trattamento. Recenti ricerche precliniche suggeriscono che i molteplici meccanismi d'azione del CBD nel cervello, che coinvolgono molteplici bersagli molecolari, sono alla base dei suoi effetti neuroprotettivi, antinfiammatori, ansiolitici e antipsicotici. Gli studi clinici stanno anche esplorando il potenziale terapeutico del CBD al di là dei suoi usi attuali. Questa revisione si concentra sul profilo polifarmacologico del CBD e discute le ultime scoperte precliniche e cliniche riguardanti la sua efficacia nei disturbi neuropsichiatrici. Le prove esistenti suggeriscono che la capacità del CBD di modulare molteplici vie di segnalazione può giovare ai disturbi neuropsichiatrici e proponiamo ulteriori aree di ricerca per chiarire i suoi meccanismi, colmare le lacune nei dati e perfezionare le sue indicazioni terapeutiche.
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