Cannabidiolo nell'ischemia cerebrale sperimentale

 

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L'assenza di flusso sanguigno in condizioni ischemiche cerebrali innesca una moltitudine di intricati meccanismi fisiopatologici, tra cui eccitotossicità, stress ossidativo, neuroinfiammazione, rottura della barriera emato-encefalica e disorganizzazione della sostanza bianca. Nonostante i numerosi studi sperimentali condotti in contesti preclinici, i trattamenti esistenti per l'ischemia cerebrale (CI), come le terapie meccaniche e farmacologiche, rimangono limitati e spesso comportano effetti collaterali significativi. Pertanto, è imperativo esplorare strategie innovative per affrontare gli esiti dell'IC. Il cannabidiolo (CBD), il composto non psicotomimetico più abbondante derivato dalla Cannabis sativa, è una sostanza pleiotropica che interagisce con diversi bersagli molecolari e ha il potenziale per influenzare vari processi fisiopatologici, contribuendo così a migliorare i risultati nell'IC. Questo capitolo fornisce una panoramica completa degli effetti primari del CBD in vitro e in diversi modelli animali di IC e approfondisce alcuni dei suoi plausibili meccanismi di neuroprotezione.

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