Studio: il cannabidiolo (CBD) può aiutare a prevenire il danno epatico indotto dall'alcol

 Come sappiamo, il cannabidolo (CBD) può avere effetti antiossidanti. Se a questo si aggiunge la mancanza di psicoattività del componente, ha senso il motivo per cui il team di ricercatori cinesi e della Mount Sinai School of Medicine di New York ha scelto di studiare la sua capacità di contrastare lo stress ossidativo indotto dall'alcol nel fegato.

In tal modo, hanno iniettato ai topi etanolo due volte al giorno per cinque giorni. Questo aveva lo scopo di modellare l'impatto del binge drinking sul fegato. Prima di questo, a un gruppo di topi è stato somministrato cannabidiolo (CBD) come misura preventiva.

"I risultati dello studio sembrano confermare che il cannabidiolo (CBD) protegge il fegato dalla steatosi, l'accumulo di grassi e lipidi".

I risultati dello studio hanno dimostrato che il cannabidiolo (CBD) può proteggere il fegato dalla steatosi, l'accumulo di grassi e lipidi. I ricercatori hanno suggerito che questo era potenzialmente il risultato dell'inibizione dello stress ossidativo da parte del cannabidiolo e dell'attivazione dei percorsi associati all'accumulo di grasso.

L'accumulo di grasso nel fegato può portare a problemi molto più seri come la cirrosi epatica (cioè cicatrici del fegato che possono portare a insufficienza epatica) se sfugge di mano. Detto questo, non esiste un modo semplice per "curare" la malattia una volta che si è verificata, quindi è meglio adottare un approccio preventivo. Sebbene l'aumento della ricerca possa rafforzare la teoria secondo cui la somministrazione di cannabidiolo (CBD) aiuta a prevenire il danno epatico indotto dall'alcol, il cannabidiolo non è attualmente un trattamento preventivo approvato o definitivamente efficace. Per ridurre il rischio di sviluppare problemi al fegato, l'American Liver Foundation suggerisce di seguire una dieta ben bilanciata, limitare l'assunzione di alcol e praticare sesso sicuro.